Il progetto Srapp nasce dalla volontà di utilizzare esclusivamente le caratteristiche peculiari della carta.
Partendo dal presupposto che le caratteristiche meccaniche della carta, intesa come tale, non permettono di creare strutture autoportanti o forme particolarmente resistenti se non attraverso complesse lavorazioni, Strapp insiste su di un aspetto peculiare del materiale, la caratteristica di poter essere strappato.
Tramite tre semplici lavorazioni si riesce ad ottenere da due fogli di carta un semilavorato che attraverso l’interazione con l’utente crea particolari e inaspettati effetti di luce.
Dal modello base sono riuscito a ricavare una variante che amplificasse il rapporto con l’utente e creasse dinamicità attorno all’oggetto.
Il primo foglio (quello interno) presenta su di esso una sensibilizzazione intagliata, che attraversata dai raggi luminosi si proietta sul secondo foglio (quello esterno), che si configura con una superficie plissettata. Questo irregolarità non rende possibile una lettura precisa e chiara del testo o della texture. L’utente per decifrare, leggere correttamente il messaggio, dovrà strappare l’involucro esterno.
Srapp è dunque un semilavorato con prestazioni di modulatore di luce che, attraverso la sua semplicità, crea forme e giochi di luce sempre nuovi interagendo con l’utente.