Questo progetto nasce dal desiderio di creare una relazione tra un elemento artificiale, il fil di ferro, e la sua stessa natura, la disposizione atomica del ferro. Questa prima ricerca ha portato alla definizione di un modulo, il quale è stato disegnato sulla disposizione dei 26 elettroni nell’atomo.
Nella seconda fase di ricerca si è voluto far interagire il modulo creato con elementi naturali, facendo sì che la crescita fosse del modulo stesso nell’interazione con la natura. Ecco quindi che si sono scelti due elementi naturali che utilizzano, nella loro apparente semplicità, la minor quantità di energia per creare nuovi spazi e nuove superfici: le bolle di sapone e il ragno.

Nel primo caso la bolla di sapone crea quelle che in geometria topologica vengono chiamate “superfici minime”: lamine saponate molto estese che presentano una curvatura media nulla ovunque. Nel secondo caso, con l’interazione tra il modulo e il ragno si è creata una struttura geodetica che non presenta eccessi o mancanze di ragnatela, ma quelle strutture minime necessarie per il ragno.

PS: Nessun animale è stato maltrattato durante la realizzazione di questa ricerca. Finite le riprese il ragno è stato liberato nel suo habitat naturale.


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